“DEAR BASKETBALL”: AMARE CIÒ CHE SI È
Trova una molla che ti spinga ad alzarti dal letto, che ti faccia scivolare come un surfista sulla fatica del corpo e della mente. Qualcosa che sia per te come un’ossessione a cui dedicarti e in cui impegnarti.
Trova qualcosa che ti rapisca fino a farti perdere la consapevolezza del tempo che scorre.
Trova qualcosa che ami fare, che ti dia gioia, che ti faccia toccare la tua essenza e ti faccia sentire vivo.
E quando l’avrai trovata, te ne innamorerai.
Ognuno ha la sua strada per scoprirla. Io non so quale sia la tua, e tu per saperlo devi succhiare la vita, metterti in gioco, andare per tentativi ed errori. Devi avere la mente e il cuore aperti: solo così prima o poi qualcosa di buono per te entrerà. Potrà essere un lavoro, un hobby, uno sport, uno strumento musicale, una persona.
Se sei un ragazzo, sperimenta, sii curioso, esci. Scegli il tuo percorso di studi in base a ciò che ti appassiona e non a ragionamenti di convenienza.
Se sei un adulto, chiediti se hai qualcosa o qualcuno che ti faccia sentire vivo e innamorato. E se non c’è, cercalo, non è mai troppo tardi.
Io quando guardo un film o leggo un libro mi chiedo sempre se ci possa trovare qualcosa di utile per i miei clienti. Quando ho lavorato nel Centro di Recupero delle ragazze di strada messicane non sentivo la fatica di lavorare 15 ore al giorno 7 giorni su 7, e mi suonava strano chiamarlo “lavoro” perché era ciò che mi permetteva di sentirmi “Linda”. A 40 anni ho scoperto l’arrampicata sportiva, e quando scalo dimentico le preoccupazioni e sento la connessione al mio corpo. Non sono fortunata, ho cercato.
Kobe Bryant, ex giocatore NBA, si era innamorato. Follemente. E questo cortometraggio, “Dear Basketball”, è la sua lettera d’amore.
Ispirati, emozionati. Innamorati di te stesso.
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